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Abstract

La presente relazione fornisce un esame esaustivo delle tendenze in materia di disparità di reddito all’interno e tra gli Stati membri dell’UE dal 2006 al 2021. Lo studio valuta inoltre se sia in atto una contrazione della classe media a causa dell’evoluzione della disparità a livello del reddito disponibile delle famiglie. Viene condotta un’analisi approfondita utilizzando un’ampia gamma di indicatori interconnessi, tra cui la disparità di reddito, i livelli di reddito tra gli Stati membri e lungo la distribuzione del reddito, le dimensioni della classe media, la quota del reddito nazionale percepito dalle diverse fasce di reddito, i tassi di povertà e altri indicatori delle difficoltà economiche che interessano le famiglie europee. Viene inoltre esaminato il ruolo delle politiche pubbliche come spiegazione di alcune di queste tendenze. I risultati indicano che, sebbene la disparità di reddito sia rimasta in media relativamente stabile negli Stati membri, le tendenze sono molto più eterogenee a livello di Stato membro, mentre le dimensioni della classe media si sono ridotta nella maggior parte di essi.

Key messages

  • La disparità di reddito è aumentata in circa la metà degli Stati membri (in misura significativa in molti del gruppo pre-2004) ed è diminuita nell’altra metà (in particolare nell’Europa centrale e orientale). In media, tuttavia, la disparità a livello del reddito disponibile delle famiglie è rimasta relativamente stabile negli Stati membri dell’UE negli ultimi 15 anni.
     
  • La disparità di reddito a livello dell’UE è diminuita significativamente tra il 2006 e il 2021. Questo risultato è stato determinato dalla notevole crescita del reddito nella maggior parte dei paesi dell’Europa centrale e orientale, che ha portato a una forte convergenza del reddito tra gli Stati membri.
     
  • Vi sono evidenze di una riduzione delle dimensioni della classe media in quasi due terzi degli Stati membri. Tuttavia, tale analisi non indica una significativa contrazione generalizzata della classe media, di cui fa parte una quota compresa tra il 51 % e il 75 % della popolazione degli Stati membri dell’UE.
     
  • La percentuale di persone al di sotto della soglia di povertà è aumentata in due terzi degli Stati membri. Tale segmento della popolazione è stato quello più duramente colpito dalla crisi del costo della vita.
     
  • Lo Stato sociale svolge un ruolo importante nell’attenuare la disparità del reddito di mercato, riducendola in media del 42 % nei vari paesi. L’indebolimento dello Stato sociale ha contribuito all’aumento della disparità di reddito in alcuni Stati membri.

 

Executive summary

Secondo la percezione pubblica, la disparità è in aumento e le dimensioni della classe media si stanno riducendo. Questo studio analizza le evidenze empiriche relative a 15 anni per valutare la veridicità di questa visione. Fornisce un quadro esaustivo della disparità di reddito all’interno e tra gli Stati membri dell’UE dal 2006 al 2021 sulla base di un’ampia gamma di indicatori interconnessi, relativi alla disparità di reddito, alla classe media, al grado di polarizzazione del reddito e al ruolo delle politiche pubbliche in queste tendenze. Inoltre, esamina l’effetto della grande recessione e della pandemia di COVID-19 sulla disparità di reddito e fornisce approfondimenti sull’impatto delle prime fasi della crisi del costo della vita, utilizzando i dati del 2022 sulle difficoltà materiali affrontate dalle famiglie europee.
 

Contesto delle politiche

Dopo essere stata per anni messa in disparte nel dibattito politico, con la ripresa dei mercati del lavoro europei dopo la grande recessione, la disparità è tornata prepotentemente in prima pagina a seguito della pandemia di COVID-19 e della conseguente crisi del costo della vita. La crescente disparità e la contrazione della classe media hanno suscitato preoccupazione nel dibattito pubblico, in quanto rappresentano una minaccia per la coesione delle società europee.
 

Durante la pandemia sono state messe in atto misure di sostegno per mantenere l’occupazione e aiutare le famiglie ad affrontare le conseguenze dei lockdown, principalmente attraverso regimi di mantenimento del posto di lavoro (e sistemi di sostegno al reddito minimo), facilitate da clausole di salvaguardia dalle norme fiscali dell’UE.
 

All’indomani della pandemia i prezzi dell’energia hanno iniziato a salire vertiginosamente. Gli effetti a catena hanno determinato un progressivo aumento dell’inflazione, che ha portato a una crisi del costo della vita, inducendo i governi ad attuare politiche per aiutare le famiglie più vulnerabili a far fronte al peggioramento della loro situazione finanziaria.
 

I mercati del lavoro e le loro istituzioni sono fondamentalmente nazionali, ma l’adozione di un approccio a livello dell’UE per monitorare la disparità di reddito è fondamentale in un contesto di crescente integrazione dell’UE e di allargamento verso est dalla metà degli anni 2000.
 

Risultati principali

  • La disparità di reddito a livello dell’UE è diminuita significativamente tra il 2006 e il 2021. Questo risultato è interamente riconducibile alla forte convergenza del reddito tra gli Stati membri dell’UE. La disparità di reddito media all’interno degli Stati membri è rimasta sostanzialmente invariata.
     
  • Questa convergenza si spiega con la notevole crescita del reddito negli Stati membri che hanno aderito all’UE con l’allargamento del 2004 (UE-13) e con i lenti progressi (o addirittura i cali) in molti degli Stati membri pre-2004 (UE-14). A differenza di quanto avvenuto nei paesi dell’Europa centrale e orientale, i livelli di reddito nei paesi del Mediterraneo non hanno registrato in generale una convergenza con quelli degli Stati membri a più alto reddito.
     
  • La stabilità della disparità di reddito media tra i paesi cela tendenze divergenti. La disparità di reddito è aumentata in circa la metà degli Stati membri, in particolare in diversi paesi nordici e continentali (tra cui Svezia e Danimarca, in precedenza caratterizzate da condizioni molto più paritarie), mentre è diminuita in poco più della metà, soprattutto in diversi paesi dell’Europa centrale e orientale e del Mediterraneo (tra cui Romania, Portogallo, Grecia, Polonia e Croazia, inizialmente caratterizzati da una disuguaglianza notevolmente maggiore).
     
  • Uno dei fattori alla base della disparità di reddito è l’aumento dei divari salariali (osservato in circa la metà degli Stati membri); un altro è l’indebolimento del ruolo redistributivo della famiglia nella maggior parte dei paesi. D’altro canto, l’aumento dei tassi di occupazione (e di attività) nella maggior parte dei paesi ha ridotto la disparità. Lo stesso vale per l’azione dello Stato sociale, che ha attenuato l’impatto della disparità del reddito di mercato (il reddito delle famiglie al lordo di imposte e prestazioni), anche se il suo indebolimento in alcuni paesi ha contribuito ad accrescere la disparità.
     
  • La crescita dei livelli di reddito nell’UE-13 è stata in molti casi più forte tra i redditi più bassi, con una conseguente riduzione della disparità di reddito. Gli esempi più positivi sono i paesi dell’Europa centrale e orientale; tuttavia non è stato così per tutti, perché la grande recessione ha avuto un impatto particolarmente pesante sugli Stati baltici e su altri Stati membri dell’UE-13 nella regione mediterranea.
     
  • D’altro canto, l’aumento più moderato del reddito nell’UE-14, soprattutto tra i redditi più bassi, ha portato a una crescente disparità di reddito (e a una contrazione della classe media). Ciò si è verificato nei paesi nordici e nella maggior parte dei paesi continentali. I paesi del Mediterraneo presentano il quadro più fosco, a causa degli effetti prolungati della grande recessione sui loro mercati del lavoro.
     
  • Una differenza essenziale tra la grande recessione e la pandemia di COVID-19 è stata la risposta politica coordinata in tutta l’UE-27 durante la pandemia, che ha determinato un calo dei livelli occupazionali più moderato, nonché in un numero inferiore di paesi rispetto alla grande recessione, il mantenimento della crescita del reddito nella maggior parte dei paesi (anche se in misura più moderata rispetto al periodo pre-pandemico) e a un aumento meno accentuato della disparità di reddito (malgrado il suo incremento in circa la metà dei paesi).
     
  • Lo Stato sociale svolge un ruolo cruciale nell’attutire l’effetto della disparità del reddito di mercato, riducendola in media di circa il 42 % negli Stati membri, tenuto conto delle prestazioni sociali e delle imposte.
     
  • I paesi europei sono caratterizzati da un’ampia classe media, che rappresenta la maggioranza della popolazione in tutti gli Stati membri, a dimostrazione dell’inclusività delle società. Le dimensioni della classe media sono diminuite in quasi due terzi degli Stati membri; tuttavia l’analisi non indica una contrazione significativa e generalizzata. Per le persone con un basso livello di istruzione, i giovani e i disoccupati è diventato sempre più difficile entrare nella classe media.
     
  • La percentuale di persone al di sotto della soglia di povertà (60 % del reddito mediano) è aumentata in due terzi degli Stati membri tra il 2006 e il 2021, un dato coerente con la riduzione delle dimensioni della classe media, rispecchiando un flusso dalla classe media alla classe a basso reddito in molti paesi.
     
  • La migliore indicazione dell’impatto precoce della crisi del costo della vita nel 2022 è l’aumento della quota di famiglie che non sono in grado di assicurare un adeguato riscaldamento delle proprie abitazioni, poiché i livelli dei prezzi dell’energia sono cresciuti ben oltre l’inflazione media nel 2022. Le famiglie più precarie sono state quelle più colpite, in particolare le persone con un basso livello di istruzione, i giovani, le donne e coloro che vivono in famiglie composte da un singolo adulto (soprattutto con figli).
     

Spunti per le politiche

  • Uno dei principali strumenti a disposizione dei responsabili politici per ridurre la disparità di reddito è uno Stato sociale forte. Pertanto, le politiche che affrontano la disparità di reddito devono concentrarsi sul rafforzamento del ruolo redistributivo dei sistemi di protezione sociale, soprattutto negli Stati membri in cui l’indebolimento di questo ruolo ha contribuito alla crescita della disparità di reddito.
     
  • Uno Stato sociale forte è particolarmente importante durante le fasi di recessione economica. Nel caso della pandemia di COVID-19, il massiccio aumento dei fondi stanziati per le prestazioni sociali nel 2020 e 2021, in particolare attraverso i sussidi di disoccupazione per finanziare i regimi di mantenimento del posto di lavoro, ha evitato un impatto più negativo sui mercati del lavoro europei.
     
  • I responsabili politici dovrebbero essere consapevoli della necessità di raggiungere i gruppi più svantaggiati nella progettazione delle politiche previdenziali, dal momento che molte persone a basso reddito non riescono ad accedere alle prestazioni di cui necessitano.
     
  • La maggior parte dei paesi deve riprogettare i sistemi previdenziali per renderli più progressivi. La redistribuzione del reddito su scala più ampia migliorerebbe la capacità dello Stato sociale di attenuare le disparità del reddito di mercato. Le imposte sulla ricchezza, trascurabili nella maggior parte dei paesi, fornirebbero maggiori mezzi per tale redistribuzione.
     
  • La situazione di coloro che si trovano nella parte inferiore della distribuzione del reddito negli ultimi anni dovrebbe preoccupare i responsabili politici. Oltre all’aumento della percentuale di persone al di sotto della soglia di povertà nel 2021 in metà degli Stati membri, anche i dati non relativi al reddito per il 2022 riguardanti le prime fasi della crisi del costo della vita riflettono le crescenti difficoltà finanziarie affrontate dalle famiglie. Queste difficoltà potrebbero essere alleviate da politiche mirate che affrontino l’impatto diseguale dell’impennata dei prezzi sulle famiglie.

The report contains the following lists of tables and figures.
 

List of tables

  • Table 1: Multiple indicators demonstrating declining EU-wide income disparities (2007–2022)
  • Table 2: Income levels and income inequality have evolved differently across European regions, from the best performance in CEE countries to the most disappointing in Mediterranean countries (levels in 2007 and change over 2007–2022)
  • Table 3: Composition of each income class by sociodemographic characteristics, EU27, 2007 and 2022 (%)
  • Table A1: Summary of empirical studies estimating inequality in EU Member States during the COVID-19 pandemic
  • Table A2: Multiple indicators point to declining EU-wide income disparities between 2006 and 2021 (excluding Germany)
  • Table A3: Changes in inequality when moving from market income to household disposable income, EU Member States, yearly average data over 2007–2022 (%)
     

List of figures

  • Figure 1: EU-wide population by equivalised household disposable income in PPP euro, 2022 (%)
  • Figure 2: EU-wide income inequality falls (EU-wide Gini index including and excluding Germany, Gini unweighted average and unemployment rate, 2007–2022)
  • Figure 3: Income convergence pushes EU-wide income inequality downwards (Theil index, 2007–2022)
  • Figure 4: Income growth in the EU-wide bottom income quintiles outpaces that in the top quintile (changes in income levels, by quintile, EU-wide, 2007–2022)
  • Figure 5: Bottom EU-wide income deciles perform better in economic upturns while top deciles perform worse (changes in income over four subperiods, by decile, EU-wide, 2007–2022, %)
  • Figure 6: Average income levels vary greatly across EU Member States, 2022 (€)
  • Figure 7: Upward income convergence between EU Member States (real income in PPP-adjusted euro in 2007 and change over 2007–2022)
  • Figure 8: Income convergence between EU Member States is stronger in times of economic expansion (real income in PPP-adjusted euro and average yearly change over subperiods, %)
  • Figure 9: Income levels expanded during the pandemic, albeit more moderately than previously (changes in real income levels in three periods, EU Member States, 2019–2022, %)
  • Figure 10: Economic convergence explains income convergence between EU Member States (average income, GDP per capita and unemployment rate, 2007–2022, %)
  • Figure 11: Diverging cross-country patterns in income inequality leading to significant changes in the positioning of Member States, 2007 and 2022 (upper panel: Gini index; lower panel: ranking)
  • Figure 12: Differences in income inequality based on different measures of income, EU Member States, 2022 (Gini index)
  • Figure 13: Trajectories in the evolution of income inequality, wage inequality and employment level, EU Member States, 2007–2022
  • Figure 14: Change in real income level by income decile, EU Member States, 2007–2022 (%)
  • Figure 15: Evolution of inequality based on different measures of income, change in Gini index, EU Member States, 2007–2022 (%)
  • Figure 16: Wages contribute to income dynamics across EU countries (changes in real wage level by income decile, EU Member States, 2007–2022, %)
  • Figure 17: Rising employment and activity rates pushed inequality in annual labour earnings downwards (EU Member States, change over 2007–2022)
  • Figure 18: Smaller average household size reduces the redistributive role of the family (EU Member States, 2007 and 2022)
  • Figure 19: Changes in income inequality follow the business cycle (changes in Gini index by subperiod, EU Member States, 2007–2022, %)
  • Figure 20: Inequality trends are largely driven by income growth at the bottom of the income distribution (change in average income levels, by income decile across subperiods, average EU Member States, %)
  • Figure 21: Trends in wage levels largely explain income inequality (change in wage levels by income deciles across subperiods, average EU Member States, 2007–2022, %)
  • Figure 22: Growing unemployment played a role in driving income inequality during the Great Recession (change in shares of unemployed people, by income decile, average EU Member States, 2007–2021, percentage points)
  • Figure 23: The pandemic had a milder impact on European labour markets than the Great Recession (average yearly change in income inequality, wage inequality, real income and employment levels during the Great Recession and COVID-19 pandemic, EU Member States, %)
  • Figure 24: The relative position of the poorest 20% deteriorated as a result of the Great Recession (share of income, by income quintile, average EU Member States, 2007–2022)
  • Figure 25: Shares of income received by top and bottom income quintiles in 2022 (top panel) and changes between 2007 and 2022 (bottom panel), EU Member States
  • Figure 26: Palma index, 2007 and 2022, and change over time, EU Member States
  • Figure 27: Household market income and disposable income inequality are not closely related (Gini indices, EU Member States, 2022)
  • Figure 28: Reduction in income inequality after welfare state income redistribution, EU Member States, 2007–2022 (%)
  • Figure 29: Taxes are more progressive than benefits (shares of benefits received and taxes paid, by income decile, EU Member States’ yearly average over 2007–2022, %)
  • Figure 30: Progressiveness of benefit systems is mixed across the EU Member States (Share of taxes paid (upper panel) and benefits received (bottom panel), by income decile, yearly average over 2007–2022, %)
  • Figure 31: Pensions and income tax have the largest effect in moderating market income inequality (reduction in inequality after welfare state redistribution, by policy type, average EU Member States, %)
  • Figure 32: Pensions are more prevalent among high earners (shares of type of taxes (upper panel) and type of benefits (lower panel), by income decile, EU27 yearly average over 2007–2022, %)
  • Figure 33: The inequality-reduction role of the welfare state strengthened during the pandemic (change in income inequality after welfare state redistribution, EU Member States, %)
  • Figure 34: Social benefits expanded in the pandemic (change in amount spent on social benefits, by Member State (upper panel) and by type of policy (lower panel), 2020–2022, %)
  • Figure 35: Unemployment benefits expanded due to job retention schemes (change in amount spent on unemployment benefits and in the unemployment rate, EU Member States, 2021, %)
  • Figure 36: Welfare states prevented a more negative impact of the pandemic (changes in income inequality (upper panel) and income levels (lower panel), EU Member States, 2021, %)
  • Figure 37: The middle class constitutes a majority of the population across all Member States (sizes of income classes by household disposable income, 2022, %)
  • Figure 38: The middle class is much smaller before welfare state redistribution (sizes of income classes by market income, EU Member States, 2022, %)
  • Figure 39: Middle class size has remained stable on average across Member States (sizes of income classes, average EU Member States, 2007–2022, %)
  • Figure 40: The middle class shrank in most Member States (change in the size of middle class, 2007–2022)
  • Figure 41: The middle class tends to contract in economic downturns (change in size of middle class by subperiod, EU Member States, 2007–2022, percentage points)
  • Figure 42: Middle-class income levels grew similarly to those of the other classes (changes in real income levels, by income class, 2007–2022, %)
  • Figure 43: Trends in the share of income received by each income class are mixed (changes in the middle class’s share of income, EU Member States, 2007–2022)
  • Figure 44: Average cross-country patterns of income polarisation are stable (income distance, by income class, average EU Member States, %)
  • Figure 45: Mixed cross-country patterns in income polarisation (total (upper panel); in low- and high-income classes (middle panel); within the middle class (lower panel), EU Member States, 2007–2022)
  • Figure 46: Shares of people below the poverty threshold increased in most Member States, 2007 and 2022 (%)
  • Figure 47: Mixed cross-country patterns in the shares of people below the poverty threshold before and during the COVID-19 pandemic, EU Member States, 2020–2022 (%)
  • Figure 48: Households had more difficulty making ends meet in 2022 than in 2021 (shares of people in households reporting difficulty making ends meet, by Member State and income decile, %)
  • Figure 49: Difficulty keeping homes warm grew in 2022 (shares of people in households unable to keep the home adequately warm, by Member State and income decile, %)
  • Figure 50: Higher energy prices hit the most vulnerable groups hardest (shares of people in households unable to heat their home properly, EU27, 2021 and 2022, %)
  • Figure A1: Upward wage convergence between EU Member States (real wages in PPP-adjusted euro in 2007 and change over 2007–2022)
  • Figure A2: Changes in real income levels by income decile, by subperiod and EU Member State, 2007–2022 (%)
  • Figure A3: Changes in real wage levels by income decile, by subperiod and EU Member State, 2007–2022 (%)
  • Figure A4: Changes in the shares of unemployed people, by income decile, subperiod and EU Member State, 2008–2021 (percentage points)
  • Figure A5: Taxes (upper panel) and most social benefits (middle panel) are progressive, except pensions and sickness benefits (bottom panel) (share of benefits and taxes by income decile, EU Member States’ yearly average over 2007–2022, %)
  • Figure A6: Benefit systems are progressive across most Member States when pensions are excluded (shares of benefits (excluding pensions) by income decile, yearly average over 2007–2022, %)
  • Figure A7: Tax and benefit systems were more progressive in 2007 (shares of taxes (upper panel) and benefits (lower panel), by EU Member State and income decile, 2007, %)
  • Figure A8: Middle-class squeezes are more common in economic downturns (changes in size of middle class over subperiods, EU Member States, 2007–2022, percentage points)
  • Figure A9: Changes in real income levels by income class over subperiods, EU Member States, 2007–2022 (%)
  • Figure A10: It is much more difficult for households at the bottom of the income distribution to make ends meet (shares of people in households with difficulty making ends meet, by income decile, EU Member States, 2022)
  • Figure A11: Material deprivation advances in 2022 (shares of people experiencing material deprivation, by Member State (upper panel) and income decile (lower panel), %)
  • Figure A12: Shares of people living in materially deprived households, by EU Member State and income decile, 2022 (%)
  • Figure A13: People in the lowest-earning households are disproportionately affected by soaring energy prices (shares of people in households not able to keep their home adequately warm, by EU Member State and income decile, 2022, %)
Number of pages
120
Reference nº
EF23034
ISBN
978-92-897-2411-1
Catalogue nº
TJ-05-24-547-EN-N
DOI
10.2806/477653
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