Salta al contenuto principale

Fiat Group anticipa 30 euro ai dipendenti in attesa del rinnovo contrattuale

Italia
La decisione della Fiat di anticipare, già dal mese di ottobre, ai propri dipendenti una parte dei futuri aumenti contrattuali (30 euro) è stata imitata da altre grandi aziende metalmeccaniche ed ha riavviato la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici, in stallo da mesi.
Article

Clausola di esclusione della responsabilità: queste informazioni sono rese disponibili come servizio al pubblico, ma non sono state modificate od approvate dalla Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Gli autori sono responsabili per il contenuto.

La decisione della Fiat di anticipare, già dal mese di ottobre, ai propri dipendenti una parte dei futuri aumenti contrattuali (30 euro) è stata imitata da altre grandi aziende metalmeccaniche ed ha riavviato la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici, in stallo da mesi.

Background

Il buon andamento economico del Gruppo Fiat ha motivato la decisione dell'azienda, formalizzata nel CdA del 24 ottobre 2007, di concedere un'anticipazione dei futuri aumenti contrattuali ai propri dipendenti già dal mese di ottobre 2007. La Fiat, infatti, ha registrato per l'undicesimo trimestre consecutivo, un miglioramento degli indicatori di bilancio tale da far rivedere al rialzo le stime di crescita per il 2007, con un utile netto atteso tra 1,8 e 1,9 miliardi. L'obiettivo dell'amministratore delegato del Gruppo, Sergio Marchionne, è stato quello di 'lanciare un segnale positivo ai dipendenti, andando incontro, almeno parzialmente, alle attese di miglioramento economico e cercare di ridurre i disagi di un'eventuale protrarsi delle trattative per il rinnovo del contratto'.Infatti, le trattative per il rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici, scaduto il 30 ottobre scorso, sono ferme da mesi per divergenze delle parti su alcuni aspetti normativi, più che sulla parte economica del rinnovo.

La decisone di Fiat Group

Sulla scorta di queste considerazioni, l'amministratore delegato Marchionne ed il presidente del Gruppo, Luca Cordero di Montezemolo (il quale è anche l'attuale presidente di Confindustria) hanno annunciato l'aumento unilaterale. Questa decisone costerà alla Fiat circa 3 milioni di euro al mese, comprensivi dei contributi. Destinatari del provvedimento saranno i 75 mila dipendenti italiani del gruppo ai quali verranno erogati i 30 euro di aumento, pari a poco meno di un terzo della richiesta sindacale che va da 100, a 107 euro mensili (IT0704019I).

La decisione dei vertici aziendali si inscrive nel nuovo stile di relazioni industriali inaugurato dall'amministratore delegato Marchionne e improntato ad un maggior dialogo con i sindacati ed al riconoscimento del contributo dei lavoratori rispetto al buon andamento dell'azienda. È in questo clima, infatti, che nel 2006 sindacati e azienda sono riusciti a firmare il contratto integrativo aziendale per la prima volta dopo 10 anni (IT0607049I).

La reazione delle parti

Le reazioni alla decisione di Fiat, la maggiore multinazionale manifatturiera del paese, non si sono fatte attendere. Già altre aziende metalmeccaniche hanno deciso di seguire l'esempio di Fiat. Tra queste, aziende importanti come la Riello, che anticiperà da novembre 30 euro ai propri dipendenti, e la Brembo, che ha deciso di anticiparne 42.

Il presidente di Federmeccanica, Massimo Calearo, ha sottolineato la positività dell'iniziativa per aziende (come Fiat e le altre che hanno seguito il suo esempio) con buone performance economiche, richiamando però l'attenzione sulla necessità di riformare il sistema contrattuale che sarebbe la principale causa dei ritardi nei rinnovi. (IT0412306F)

Molto caute le reazioni dei segretari generali dei sindacati di categoria (Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil). Secondo Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil, 'se la natura dell'iniziativa della Fiat è positiva o negativa si scoprirà al tavolo per il rinnovo del contratto nazionale, dove l'azienda è ben rappresentata'. I sindacati di categoria si sono, quindi, augurati che la scelta della Fiat sia il preludio per la chiusura del contratto.

Da parte del Governo, i ministri del Lavoro, Cesare Damiano, e delle attività produttive, Pierluigi Bersani, hanno mostrato plauso per la decisone dell'ad Marchionne e si sono augurati che questa scelta acceleri la chiusura del contratto.

Commentary

Il segnale distensivo verso i sindacati lanciato dal Gruppo Fiat, tuttavia, non ha impedito lo svolgimento di uno sciopero generale dei lavoratori metalmeccanici (il 30 ottobre scorso) volto a sollecitare il rinnovo del contratto. Le difficoltà della trattativa, infatti, sembrano derivare più dalle distanze sull'organizzazione del lavoro (in primo luogo l'utilizzo delle forme contrattuali flessibili) piuttosto che dalle divergenze tra sindacati e organizzazioni datoriali sugli aumenti salariali. Inoltre, alcuni osservatori hanno letto il gesto dell'amministratore delegato Marchionne come un segnale verso i vertici di Federmeccanica, ritenuti responsabili del protrarsi delle trattative.

Autore: Cristina Tajani, Ires Lombardia

Disclaimer

When freely submitting your request, you are consenting Eurofound in handling your personal data to reply to you. Your request will be handled in accordance with the provisions of Regulation (EU) 2018/1725 of the European Parliament and of the Council of 23 October 2018 on the protection of natural persons with regard to the processing of personal data by the Union institutions, bodies, offices and agencies and on the free movement of such data. More information, please read the Data Protection Notice.