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Siglato un protocollo d’intenti tra Comune di Milano e sindacati

Italia
Il Comune di Milano e le confederazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno firmato, il 20 febbraio 2007, un protocollo d’intenti. L’accordo impegna le parti contraenti a promuovere un nuovo sistema di relazioni industriali che punta a rilanciare la concertazione a livello territoriale e a coinvolgere le organizzazioni sindacali nelle scelte politiche più rilevanti che l’amministrazione comunale adotterà per la città di Milano. Unanimi i giudizi positivi sul nuovo protocollo che, essendo una dichiarazione d’intenti, dovrà essere reso operativo per misurarne la reale efficacia.
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Il Comune di Milano e le confederazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno firmato, il 20 febbraio 2007, un protocollo d’intenti. L’accordo impegna le parti contraenti a promuovere un nuovo sistema di relazioni industriali che punta a rilanciare la concertazione a livello territoriale e a coinvolgere le organizzazioni sindacali nelle scelte politiche più rilevanti che l’amministrazione comunale adotterà per la città di Milano. Unanimi i giudizi positivi sul nuovo protocollo che, essendo una dichiarazione d’intenti, dovrà essere reso operativo per misurarne la reale efficacia.

La storia recente delle relazioni industriali nel territorio di Milano è stata caratterizzata dalla rottura dell’unità sindacale avvenuta nel 2000 con la firma del Patto per il lavoro che vide l’adesione di Cisl e Uil in opposizione alla Cgil che non firmò quell’accordo. Tale rottura venne formalmente ricomposta nel 2002 con la sottoscrizione di un’intesa tra amministrazione comunale, associazioni imprenditoriali e organizzazioni sindacali (tra cui, questa volta, anche la Cgil). Un accordo, quest’ultimo, prevalentemente simbolico che aveva come intento immediato quello di risanare la frattura del 2000, permettendo comunque la definizione di una prima bozza di Piano locale per l’occupazione, coerente con la linea indicata dall’Unione europea.

Oggi, l’unità sindacale viene definitivamente ricomposta da una nuova intesa che si ripropone di avviare relazioni industriali innovative, in cui vi sia un maggiore coinvolgimento delle parti sociali da parte del Comune nell’amministrazione della città di Milano.

Il protocollo d’intenti

Il 20 febbraio 2007 è stato sottoscritto dal sindaco di Milano e dall’assessore alle Politiche del lavoro e dell’occupazione, in rappresentanza del Comune di Milano, e dai segretari generali cittadini di Cgil, Cisl e Uil, in rappresentanza delle rispettive confederazioni sindacali milanesi, un Protocollo d’intenti.

Di seguito i punti salienti condivisi dalle parti:

  • Rilanciare relazioni sindacali che tutelino lavoratori e pensionati e, contemporaneamente, promuovano il costante miglioramento dei servizi ai cittadini e alle imprese.
  • Informare le organizzazioni sindacali firmatarie, prima della discussione in Consiglio Comunale delle delibere presentate dalla Giunta e al fine di “raccogliere eventuali proposte e osservazioni”, sulle scelte politiche relative alle seguenti tematiche:
    • welfare municipale (redditi e tariffe per l’accesso agevolato delle famiglie ad asili nido, scuole materne e scuola dell’obbligo; politiche sociosanitarie; politiche abitative);
    • ambiente e qualità della vita (urbanistica, qualità dell’ambiente, traffico e viabilità, sicurezza, lavoro migrante e sistema degli orari della città “con particolare riferimento alle specificità di genere”);
    • politiche di sviluppo economico (utilizzo e valorizzazione delle aree dismesse, aziende d’interesse pubblico controllate o partecipate dal Comune di Milano, sistema educativo e formativo, mercato del lavoro “con particolare riferimento alle fasce deboli e ai problemi occupazionali”);
    • bilancio annuale di previsione.
  • Apertura di 4 tavoli permanenti di confronto (che si riuniranno “almeno” una volta all’anno) sui seguenti indirizzi strategici:
    • aziende d’interesse pubblico controllate o partecipate dal Comune di Milano (data di apertura del tavolo di confronto, 14 marzo 2007),
    • welfare cittadino (data di apertura confronto, 16 aprile 2007),
    • politiche del lavoro (data di apertura, 14 maggio 2007),
    • sviluppo-innovazione-infrastrutture (apertura tavolo, 11 giugno 2007).
  • tavoli saranno composti da un coordinatore, dagli assessorati competenti e da un massimo di 5 componenti per ogni sigla sindacale.
  • In supporto all’attività dei tavoli di confronto, di cui sopra, viene istituito un Osservatorio permanente che avrà il compito di esaminare le dinamiche del mercato del lavoro, dei fabbisogni professionali e delle attività produttive, oltre a proporre modelli innovativi di relazioni industriali.

Reazioni

Unanime la soddisfazione delle parti firmatarie. Per il sindaco di Milano, Letizia Moratti, il protocollo rappresenta “il tentativo di aprire una nuova stagione di relazioni sindacali, dotando Milano di un piano locale per lo sviluppo e l’occupazione che recepisca le linee strategiche fissate dall’agenda di Lisbona”. Sempre secondo il sindaco, parte importante dell’accordo è rivestita dall’Osservatorio permanente (il cui comitato scientifico è composto da esperti di primo piano a livello nazionale), uno “strumento che non si deve limitare a fotografare la situazione, ma in grado di suggerire politiche e interventi per creare occupazione e sviluppo”. Sottolinea il carattere innovativo dell’intesa anche l’assessore alle Politiche del lavoro e dell’occupazione, Andrea Mascaretti, secondo il quale il documento è “il primo in Italia in linea, oltre che con la strategia di Lisbona, con il Piano locale di azione per l’innovazione, la crescita e l’occupazione (Pico)”. Il prossimo passo, sempre per l’assessore, è quello di “coinvolgere al più presto le altre parti sociali, a partire da Assolombarda e Camera di Commercio”.

Soddisfazione anche dagli esponenti sindacali. Per il segretario generale della Cgil di Milano, Onorio Rosati, “il protocollo è uno strumento fortemente innovativo che da il segnale che siamo per la strada del confronto e del dialogo. Ora spetterà alla politica dimostrare l’effettiva efficacia di questo accordo”.

Commento

L’intesa raggiunta tra Comune di Milano e sindacati, anche se si tratta di un protocollo d’intenti, scritti solo sulla carta e quindi non ancora operativi ed efficaci, è comunque innovativa sia per le tematiche trattate (che riguardano le competenze complessive dell’amministrazione comunale) sia per le modalità con cui vengono affrontate (attraverso cioè la contrattazione collettiva). Se le promesse verranno mantenute, una diversa stagione di relazioni sindacali potrà svilupparsi in futuro. Infatti, non si tratta solo di un recupero della vecchia pratica della concertazione, ma di un nuovo modello di governance locale, in cui la politica (in questo caso l’amministrazione comunale di Milano) deciderà sulle materie più importanti solo dopo aver consultato il sindacato territoriale.

L’esito finale potrà essere quello di un decentramento delle relazioni industriali, dove le parti sociali parteciperanno in un ottica non conflittuale all’indirizzo locale delle politiche occupazionali, di welfare e di sviluppo economico.

Fonti:

www.fmb.unimore.it

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