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Accordo per il rilancio competitivo del Gruppo FS

Italia
Il 16 maggio 2009 è stato sottoscritto da tutti i sindacati di settore ed il gruppo FS un accordo per il rilancio competitivo del gruppo. L’accordo prevede interventi di ristrutturazione che prevedono l’istituzione del macchinista unico e 900 assunzioni entro l’anno.
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Il 16 maggio 2009 è stato sottoscritto da tutti i sindacati di settore ed il gruppo FS un accordo per il rilancio competitivo del gruppo. L’accordo prevede interventi di ristrutturazione che prevedono l’istituzione del macchinista unico e 900 assunzioni entro l’anno.

Dopo un lungo negoziato, iniziato a luglio 2008, interrotto e poi ripreso a marzo scorso, è stato sottoscritto, il 16 maggio 2009, un accordo programmatico per il rilancio della competitività del gruppo FS. L’accordo è stato firmato dal Gruppo FS e dai sindacati Federazione Italiana Lavoratori Trasporti, FILT, Federazione Italiana Trasporti, FIT, Unione Italiana dei Lavoratori dei Trasporti, UILTRASPORTI, Unione Generale del Lavoro – Trasporti, UGL Trasporti, Federazione Autonoma Sindacati dei Trasporti, FAST.

L’Organizzazione Sindacati Autonomi e di Base, Or.S.A. ha sottoscritto soltanto la parte dell’accordo che riguarda il Fondo per il sostegno al reddito, istituito dal Ccnl del 1998 e gestito dal gruppo FS ed i sindacati Filt, Fit, Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Fast e Orsa. Il Fondo che ha lo scopo di sostenere il reddito e l’occupazione dei lavoratori dipendenti delle società del Gruppo FS nel caso in cui siano coinvolti in processi di ristrutturazione, riconversione, cessazione di attività di uno o più unità produttive.

L’accordo

L’accordo si suddivide in una parte programmatica ed in quattro allegati nei quali si definiscono, fra l’altro, il riassetto organizzativo di Rete Ferroviaria Italiana, RFI, società del Gruppo addetta alla gestione delle infrastrutture, la composizione dell’equipaggio dei treni ed il riassetto del Fondo di sostegno al reddito.

Sono previste verifiche semestrali, fino alla fine del 2011, sull’idoneità delle soluzioni previste dall’accordo e sullo stato di attuazione dello stesso. Inoltre, le parti procederanno ad uno specifico incontro per esaminare eventuali ipotesi di evoluzione dell’assetto societario del Gruppo.

Alla contrattazione aziendale viene affidato un ruolo fondamentale soprattutto per la gestione delle ricadute organizzative ed occupazionali conseguenti ai profondi cambiamenti che l’innovazione tecnologica e l’evoluzione dei mercati hanno imposto e imporranno al sistema ferroviario italiano.

L’accordo avvia un processo per adeguare il modello organizzativo e la normativa contrattuale del gruppo FS al futuro contratto collettivo nazionale della mobilità. Quest’ultimo, per il quale sono stati avviati i negoziati fra le parti, unificherà i numerosi contratti collettivi nazionali attualmente in vigore nel settore dei trasporti terrestri e marittimi.

Dal punto di vista organizzativo, l’aspetto più rilevante affrontato dall’accordo riguarda l’avvio di un grande processo triennale di “reinternalizzazione” di attività relativamente alla manutenzione dei binari e delle infrastrutture. Il necessario riassetto produttivo ed organizzativo verrà gestito da un piano di lavoro poliennale che, per l’anno in corso, sulla base dei volumi produttivi da realizzare e degli accordi attuativi territoriali che saranno stipulati, prevede circa 900 assunzioni.

L’accordo prevede la modifica della composizione dell’equipaggio dei treni che, a partire dal 14 giugno 2009 vedrà la presenza di un macchinista unico per tutti i treni.

Altro punto affrontato dall’accordo, ed unico ad essere condiviso anche dal sindacato Orsa, è la riorganizzazione del Fondo di sostegno al reddito per il settore la cui normativa viene integrata e modificata sulla base dei cambiamenti legislativi intercorsi dalla sua istituzione (1998). In previsione dei cambiamenti organizzativi previsti per il Gruppo FS il Fondo assume il ruolo di strumento fondamentale per la tutela del lavoro e del reddito. L’erogazione delle prestazioni sarà definita, per la quasi totalità dei casi, dalla contrattazione territoriale e regionale.

Reactions

Mauro Moretti, amministratore delegato del Gruppo FS, considera l’accordo “un passo decisivo in direzione della riconversione industriale e del riposizionamento di Fs sul mercato nazionale su quello internazionale”.

Alessandro Rocchi, segretario nazionale della Filt, si dice soddisfatto perché si “è sbloccato un lungo periodo di paralisi delle relazioni industriali nel gruppo Fs e delineato un percorso che deve ripristinare le condizioni per un’intensa ed efficace contrattazione aziendale sui processi riorganizzativi”.

Vilma Rinolfi, Cesos


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